Pubblicato il 04/10/18 da Neko Polpo

Multipixel – Torna: The Golden Country & Xenoblade Chronicles 2 Season Pass

Secondary Title

Gli Xenoblade sono da sempre titoli in grado di destare la mia attenzione, una curiosità lasciata purtroppo inappagata per lungo termine, perlomeno fino all’arrivo di Switch: la pseudo-portatile di casa Nintendo mi ha infatti consentito di approcciare questa serie di JRPG targati Monolith Soft partendo dal secondo capitolo (prima che qualcuno gridi all’eresia, vi assicuro che ho intenzione di recuperare anche gli altri).

Ciò che mi si è parato davanti è andato oltre ogni mia più rosea aspettativa, presentandosi come un GDR dalle massive proporzioni, capace di catturarmi per svariate decine – se non centinaia – di ore grazie all’immane quantitativo di contenuto che di per sé non rappresenta l’ennesima rinuncia alla qualità, come sarebbe lecito aspettarsi da una produzione relativamente recente, ma anzi la grandezza del mondo di gioco finisce per amalgamarsi nel processo di sviluppo dei personaggi.

Un minestrone di meccaniche che non starò qui a spiegarvi (anche vista la presenza della recensione a opera del nostro Mike), dato che in questa sede ci concentreremo sul comparto DLC del titolo, in particolare sulla sua attesa espansione prequel Torna: The Golden Country.

Il parere di Ruka

Ambientate 500 anni prima del gioco principale, le vicende narrate in Torna: The Golden Country seguono le (dis)avventure del non ancora tormentato Jin e della sua Ductor Lora, senza dimenticare la bella Mythra, accompagnata nientepopodimeno che dal leggendario Addam, che finalmente si mostra senza capuccio.
Tra vecchie conoscenze e new entry, ancora una volta è l’ottimo lavoro di caratterizzazione a spuntarla più del resto: nonostante chi ha giocato l’originale Xenoblade Chronicles 2 conosca già il tragico finale dell’esperienza, il certosino lavoro di scrittura riesce egregiamente nell’enfatizzare il vissuto dei personaggi, tra paure e speranze derivanti da quel pesante fardello che è la salvezza del mondo.

Il cast al gran completo, tra vecchie conoscenze e nuovi arrivati.

Tralasciando quindi l’ottimo comparto narrativo sul quale non voglio dilungarmi oltre, le novità in termini di gameplay non mancano, in primis un sistema di Prestigio: a furia di parlare con gli NPC la nostra conoscenza di ciò che ci circonda va ad ampliarsi, formando una sorta di “rete d’interazioni” che sblocca l’accesso a svariate missioni secondarie, utili non solo per lo sviluppo del party e per un sostanziale incremento della longevità, ma in alcuni casi necessarie a progredire nella main quest.
Anche il sistema di combattimento ne risulta svecchiato quel tanto che basta per non puzzare di more of the same, dato che in questo prequel ci viene finalmente data la possibilità di scambiare il personaggio attivo tra Ductor e Gladius, aprendo la strada a nuove tecniche di combattimento, suddivise tra avanguardia e retroguardia.

Il battle system rimane sostanzialmente quello del gioco principale, ma con alcune modifiche importanti.

Qualora poi il party fosse stremato dai troppi combattimenti, è cosa buona e giusta beneficiare dei nuovi accampamenti ora sparsi in giro per il mondo, presso i quali è possibile far chiacchierare i membri del party per conoscerli meglio, preparare pietanze conferenti utili buff, forgiare amuleti da equipaggiare e, ovviamente, riposare.
Nulla di nuovo riguardo lo sviluppo dei personaggi, in quanto esso avviene nella medesima maniera del titolo principale; assente invece la componente gacha dei cristalli nucleici, in quanto saremo chiamati a utilizzare unicamente i Gladius principali.

Il crafting agli accampamenti rende la raccolta di risorse un compito vitale durante il corso dell’avventura.

Tirando le somme, Torna: The Golden Country rappresenta un acquisto obbligato per chi ad Alrest ci ha lasciato il cuore ma, nonostante sia presente anche in formato standalone, sconsigliamo vivamente di valutarlo come un punto di partenza, quale invece dovrebbe essere Xenoblade Chronicles 2.
E ora lascio la parola al buon Mike che ci illuminerà sugli altri contenuti del season pass.

Il parere di Aymeric

Dopo nove mesi dall’uscita finalmente il ciclo di aggiornamenti di Xenoblade Chronicles 2 è giunto al termine: assieme a quelli gratuiti, i quali comprendono anche l’aggiunta della modalità New Game Plus con nuovi Gladius fortemente legati alla trama (e quindi non ottenibili nel primo playthrough), Nintendo ha lanciato sul suo eShop il suo primo Season Pass dal prezzo “importante”, ben 29, 99 €, affiancandolo oltretutto a una versione standalone dell’episodio aggiuntivo Torna: the Golden Country, accompagnata da un codice download comprendente il resto dei DLC a 39, 99 €.

Oltre a KOS-MOS ora è possibile ottenere anche T-ELOS, con un drop rate decisamente più clemente.

Visti i prezzi la prima domanda che vi sarà balzata in mente è “sì, ok, ma quanto contenuto mi dà questo Season Pass?” seguita dalla classicissima “ne vale la pena?” e, a essere schietto, sì, ne vale. Sorvolando sull’esperienza che il solo Torna può darvi nelle sue circa 25 ore di gioco, longevità di certo contenuta per un gioco di ruolo ma comunque in linea anche solo con molti titoli tripla A acquistabili a prezzo pieno, della quale il nostro Ruka ha già parlato abbastanza, è nelle “portate aggiuntive”, in quegli aggiornamenti periodici avvenuti in questi nove mesi, in cui il Season Pass eccelle.

Comprando il Pass avrete accesso a varie Gladius aggiuntive, una ventina di nuove quest end-game, tanti pacchetti oggetti che vi aiuteranno a ottenere e sviluppare tutti quei Gladius che ancora vi mancano e, dulcis in fundo, la modalità sfida.

It’s Reyn time!

Partendo dai Gladius, il mio consiglio è di ottenerli più avanti possibile nel gioco, soprattutto i tre collegati ai due Xenoblade precedenti, ed il motivo è presto detto: Shulk, Fiora e Elma non solo sono alleati davvero forti, in grado di infliggere ingenti danni ai nemici anche senza aver sviluppato il loro diagramma d’intesa, ma vi daranno anche accesso a delle nuove meccaniche di gioco che sicuramente vi aiuteranno a distribuire dolore ai mostri ma, nel caso siate ancora ai primi capitoli, si andranno ad aggiungere alla già enorme mole di cose da tenere a mente.

Un evento che non ci aspettavamo di vedere: Rex, Shulk ed Elma riuniti.

Le nuove quest invece serviranno a espandere la già ottima caratterizzazione delle varie Gladius rare, sia nuove che vecchie. Come tutte le quest end-game che si rispettino richiedono un livello abbastanza alto per essere superate, inoltre dovrete avere i diagrammi d’intesa degli alleati coinvolti quasi totalmente sbloccati anche solo per progredire, quindi gambe in spalla, andate ad allenarvi, che intanto ci pensano i pacchi oggetti ad aiutarvi, con cristalli leggendari, oggetti per la borsa specifici per alcuni Gladius, chip e accessori per aumentare le statistiche e molto altro.

Le nuove sub-quest spaziano dal serio allo sciocco.

Per finire parliamo della modalità sfida: accessibile dopo aver completato il capitolo in Uraya, la modalità sfida non solo è dove potremo sbloccare Shulk, Fiora e Elma, ma è il contenuto perfetto per passare il tempo, salire di livello, ottenere tesori e, finalmente, costumi. Ogni sfida ha i suoi requisiti specifici, come utilizzare un certo Ductor e Gladius, non uccidere un nemico finché non raggiunge un certo livello durante il combattimento o utilizzare personaggi secondari (come Jin), permetterà inoltre di ottenere, raccogliendo cubi arancioni droppati dai nemici, dei cristalli nopon.

Questi cristalli potremo poi spenderli in speciali accessori o chip per Gladius, che andranno a cambiare l’aspetto di tutti i personaggi principali della trama (donando inoltre dei discreti bonus), sia esso un semplice recolor o un costume del tutto nuovo, come l’ultima serie uscita dedicata all’estate.

A conti fatti, questo Season Pass non solo vi darà accesso a un’espansione della trama ben scritta, longeva e con molte novità a livello di gameplay, ma va anche a rimpinguare il gioco base con molti contenuti aggiuntivi, quindi come già ho detto, sì, vale la pena acquistare il pacchetto se vi è piaciuto Xenoblade Chronicles 2, ma non posso che sconsigliare la versione standalone a chi non ha giocato l’avventura di Rex, in quanto sicuramente si troverà di fronte a spoiler grossi quanto tutta Alrest.

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