Pubblicato il 18/12/17 da Neko Polpo

Dragon Ball FighterZ: le sette sfere del principiante

Con poco più di un mese a precedere l’uscita di Dragon Ball FighterZ, gli appassionati redazionali di risse videoludiche, un po’ in preda all’hype, hanno ben pensato alle povere anime intente nell’approccio a un genere per loro nuovo: infatti, come espressamente dichiarato dalla producer Tomoko Hiroki, il fine ultimo della produzione Bandai Namco è quello di avvicinare i fan dell’opera maestra di Akira Toriyama al mondo dei picchiaduro tecnici.
Noi non dubitiamo nella buona riuscita dei suoi propositi, ma al contempo crediamo fermamente che il neofita possa bloccarsi di fronte ad alcuni degli scogli tipici del genere, in particolar modo se si pensa che il videogiocatore moderno è abituato a tutt’altri livelli d’immediatezza.
E quindi, pur sapendo che, trattandosi di Arc System Works, il gioco verrà infarcito di tutorial, abbiamo comunque deciso di proporvi questa miniguida per aiutarvi ad assimilare meglio quelli che sono i concetti base dell’esperienza.

Buona lettura e in bocca al…drago?

1★)Come nel vocabolario, il sacrificio viene prima della vittoria
Il titolo del paragrafo parla chiaro: nel mondo dei picchiaduro non esistono scorciatoie, ma si ottiene tutto allenandosi o più semplicemente giocando. Passerà qualche ora prima che possiate definirvi quantomeno decenti e prima che ciò succeda, il nostro consiglio è quello di non scoraggiarvi se le cose non funzionano come devono, poiché, mai come in questo caso, vale il detto “la pratica rende perfetti“.

Testare combo nel training è divertentissimo! (Arcana Heart 3)

2★)Utensili da cucina e dove trovarli
Come anche lo spadaccino più bravo del mondo non rende senza una lama all’altezza, al contempo una spada affilata impugnata da un principiante è come un coltello da cucina in mano a un bambino: un preambolo forse esagerato, ma utile a spiegarvi che la scelta del dispositivo di input è un requisito fondamentale per il vostro successo.
Spesso e bene, quando viene trattato l’argomento emergono affermazioni del tipo che “l’arcade stick è fondamentale” o che i picchiaduro con la tastiera sono ingiocabili, perciò vi è l’impellente necessità di impugnare il pad.
La verità? Si tratta in parte di castronerie: usate ciò che risulta più comodo per le vostre mani, visto che dovrete impiegarle intensivamente per ore prima di riuscire in qualcosa di concreto.
Certo, l’esperienza migliore la si ottiene con un arcade stick, ma molti potrebbero preferire un comunissimo pad (anche se sconsigliamo vivamente quello dell’Xbox 360 per via della croce direzionale imprecisa) e che qualcuno riesca a destreggiarsi con una tastiera meccanica non è da escludere, essendo queste ultime dispositivi non troppo dissimili dai controller Hitbox.
Va denotato inoltre che accedendo alla modalità training di un qualsiasi picchiaduro, avrete la possibilità di visualizzare gli input a schermo, potendo quindi determinare il miglior compromesso tra la pulizia dei comandi immessi e la vostra comodità.

Gli Hitbox: dispositivi di nicchia per chi preferisce usare solo le dita.

3★)Se è sulla cover, probabilmente dovresti usarlo
Una volta di fronte alla schermata del roster, è sovente l’abitudine di scegliere il proprio personaggio in base a parametri frivoli come l’estetica o il fatto di averlo visto altrove e pensare di saperlo usare: si tratta di un lusso che solo i giocatori più navigati possono permettersi, mentre tutti gli altri dovrebbero attenersi a quanto scritto in cima al paragrafo.
I combattenti che di solito appaiono sulle copertine sono, nella maggior parte dei casi, quelli da cui si dovrebbe partire, poiché muniti di combo abbastanza facili nell’esecuzione grazie a input permissivi e una buona ripartizione delle statistiche (salute, velocità, difesa, attacco…) atta a renderli i personaggi più bilanciati.
Preparatevi a tirare qualche centinaio di Genkidama prima di poter passare ad altro.

4★)Nella tana dei leoni non ci sono gattini
L’errore che fanno in molti quando il loro nuovo gioco comprende delle modalità online, è quello di tuffarsi a capofitto nel multiplayer, aspettandosi immediatezza e reattività: nel caso di FighterZ potrebbe essere in parte così, essendo quest’ultimo un titolo studiato appositamente per i neofiti, ma fidatevi quando dico che commettereste un grave errore a buttarvi nella mischia senza conoscere quanto sta alla base del gameplay.
Piuttosto, le prime modalità a cui dovreste dedicarvi sono quelle singleplayer come lo story\arcade mode e il sempreverde training, utili a farvi prendere confidenza col gioco e con le sue meccaniche: in tal modo non arriverete online totalmente impreparati e avrete anche qualche credito da spendere in orpelli come colorazioni aggiuntive per i personaggi.

Qualche color aggiuntiva non guasta mai. (GUILTY GEAR Xrd REV 2)

5★)Draghi, dragoni e lucertole
Una volta appresi quelli che sono i fondamenti del titolo, il vostro compito sarà quello di riflettere sullo stile di gioco che più vi si adatta: meglio essere aggressivi e dare il tutto per tutto sin da subito, oppure giocare parecchio sulla difensiva aspettando eventuali aperture dell’avversario? Meglio personaggi fragilissimi ma capaci di riempire lo stage di “trappole” o grossi e forzuti omaccioni desiderosi di afferrare anche il più agile dei nemici? Velocità o lentezza?
Sono tutte possibilità da prendere in considerazione nella scelta dei tre personaggi su cui dovrete concentrare la maggior parte del tempo speso in gioco, imparando ad usarli non solo singolarmente, ma in sinergia come se fossero uno solo.
Pratica, pratica, pratica!

6★)Quando finisce il tempo, è fuorigioco
Conoscere qualche combo del proprio personaggio non basta per prevalere in un match, ma è un’abilità che si affianca alla sapiente gestione delle risorse: tempo a disposizione, barra delle super e l’ovvia salute rimasta, sono fattori da tenere sempre sott’occhio per controllare l’andazzo della partita.
Se il vostro avversario ha vita bassa e molta barra, da lì a poco potreste dover fare i conti con una Super seguita da un cambio di personaggio o viceversa, quindi vi conviene controllare tutti gli indicatori su schermo!

7★)Fubelli non ha mai schiacciato
Ultimo consiglio ma non meno importante è quello di non farsi catturare dalla velocità di gioco e trasformarla in input frettolosi: un errore comune è quello di premere i tasti più velocemente possibile pensando di far bene, quando in realtà tale pratica finisce nel risultare in attacchi tirati alla rinfusa che ovviamente non vengono collegati tra loro e offrono una notevole apertura all’avversario.
Allenatevi sul tempismo e provate a seguire una sorta di ritmo quando provate a concatenare mosse, togliendovi così il vizio di, come si suol dire, “buttonmashare”.
E quando state subendo, ciò che vi salva è la parata: ve ne sono di due tipi, alta o bassa, ed entrambe parano solo determinati attacchi, costringendovi a cambiare spesso posizione. Di seguito trovate qualche gif explicativa (registrate su REV 2, ma sarà lo stesso per FighterZ):

La parata alta (←) vi rende immuni agli attacchi medi e alti, ma…
…non vi salva dai colpi bassi!
La parata bassa (↙) vi salva dagli attacchi medi e bassi, ma…
…gli colpi alti saranno un problema!

Da tutto ciò si evince che parare basso è la posizione difensiva più sicura, essendo gli attacchi alti quelli più facili a cui reagire (basta mollare in tempo la freccia giù e si torna a parare alto). Nel caso vi steste chiedendo quando subire e quando contrattaccare, per ora vi basti sapere che gli attacchi più potenti sono quelli meno sicuri.
Detto ciò, ne approfitto per ringraziare la cricca di mazzuolatori provetti™ di Pixel, (Carisma20, Barbarossa e TheRickyAll) che hanno contribuito – e contribuiranno – alla realizzazione di questa guida e vi rimando al prossimo episodio che, si spera, entrerà più nel dettaglio riguardo la parte tecnica di Dragon Ball FighterZ.

Ah dimenticavo, nel caso voleste seguire qualche canale youtube a tema, i nostri consigli ricadono su Core-A Gaming, novriltataki e Maximilian Dood.

 

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